Il progetto ha riguardato la demolizione e ricostruzione del viadotto Bessolo sull’autostrada A5 Torino-Aosta. È stato possibile realizzare il nuovo viadotto, costituito da due carreggiate separate, attraverso la deviazione del traffico su una sola carreggiata per volta. L’intervento ha riguardato anche il monitoraggio delle strutture esistenti durante i lavori.
Il nuovo viadotto è previsto a via superiore e realizzato in sistema misto acciaio-calcestruzzo con schema statico di trave continua su n10 campate di luce pari a 20.40 m, per le campate di estremità, ed a 21.50 m per le n8 campate centrali, per una lunghezza complessiva di circa 213 m. L’asse del viadotto è curvilineo, con raggio di 996m, dalla spalla SP1 lato Torino fino alla pila P6 circa, e rettilineo da qui fino alla spalla SP2 lato Aosta.
L’ intervento eseguito consisteva nell’allargamento di ponte fluviale sul Tevere, in località Ponte San Giovanni. Per consentire la realizzazione delle spalle di appoggio, sono state eseguite opere di bonifica e consolidamento, nonché tutte le opere fluviali per garantire il normale flusso delle acque.
Intervento di rilievo, è stato lo spostamento di una antica torre in muratura, risalente ai primi del ‘600, che interferiva con l’asse di progetto.
Con la supervisione della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, l’intero manufatto è stato traslato idraulicamente e ricollocato a circa 30,00 ml rispetto alla posizione iniziale.
Le travi utilizzate per la realizzazione del ponte sono state prefabbricate nei pressi del cantiere, sia per la lunghezza delle stesse, che non consentiva un agevole trasporto, sia per i ridotti tempi di completamento dell’opera.
Le lavorazioni hanno interessato l’ammodernamento e la riqualificazione dell’intera viabilità veicolare e pedonale a servizio del Terminal arrivi dell’aeroporto Leonardo da Vinci a Fiumicino. Dopo una prima fase di rimozione delle pensiline metalliche esistenti, si è proceduto alla demolizione e ricostruzione della sede viaria nonché dell’area taxi interamente realizzata con piastrelle in gres porcellanato per pavimentazioni carrabili. Nell’ambito dei lavori sono state inoltre rimosse le barriere architettoniche presenti e sono stati realizzati estesi interventi di riqualificazione delle aree pedonali mediante materiali di pregio e impianti tecnologici.
L’esecuzione dell’opera risale ai primi anni ’90 e si inserisce in un contesto di affidamento lavori propedeutico al miglioramento della viabilità del capoluogo campano.
La realizzazione comprendeva, la costruzione di una serie di rampe e svincoli di raccordo tra la S.S. 7 Appia e le S.S. 372 e S.S. 88 e il raccordo con la viabilità locale in entrate ed in uscita nella parte est della città.
Vista la natura poco consistente dei terreni, trattandosi di una zona di fondovalle, sono state impiagate diverse tipologie di sottofondazioni, tra cui micropali, pali e fondazioni di tipo drenante. Per le pile si è scelto un cassero circolare, mentre i pulvini sono stati realizzati con struttura trapezoidale.
L’intervento ha riguardato la sostituzione delle barriere stradali bordo ponte su ambo i lati del Viadotto Mario Bernardi che collega l’Autostrada Roma – Fiumicino con l’aeroporto Leonardo da Vinci. La tratta interessata è pari a circa ml 3.300 su cui è stata effettuata la demolizione e successiva ricostruzione dei cordoli in cemento armato andando inoltre a ripristinare la funzionalità della rete di raccolta delle acque meteoriche. Sono state quindi installate specifiche barriere metalliche di sicurezza che rispettassero gli standard normativi anche in considerazione dei vincoli esistenti. L’intervento è stato integralmente svolto in soggezione di traffico sviluppando cantierizzazioni e viabilità che non gravassero con il traffico presente sulla strada di collegamento con l’Aeroporto di Roma.
Il progetto ha riguardato le opere necessarie al completamento del lotto IV della strada regionale SRT 429, classificata come extraurbana secondaria di categoria C1, già oggetto di affidamento alla ditta I.C.S. Grandi Lavori S.p.A, ma ad oggi non realizzate tra cui completamento dei rilevati, il raccordo con le viabilità secondarie e le opere di finitura. -Realizzazione Ponte ad arco in acciaio cor-ten -Tipo impalcato: via inferiore; -Completamento delle finiture e realizzazione degli impianti di illuminazione delle tre gallerie presenti lungo il tracciato
Il progetto riguardava la realizzazione dell’intero svincolo nei pressi dell’area urbana di Cascina (PI). Tale opera si è resa necessaria per consentire un importante collegamento viario in occasione dei mondiali di calcio del 1990.
Rilevati, opere in c.a., manti stradali, barriere di protezione, sono le opere eseguite, oltre a tutte le opere di regimentazione idraulica del tratto stradale in affidamento.
Il progetto ha riguardato l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Casa del Lupo (Porcari – Lucca) attraverso la realizzazione di una nuova Linea Acque in grado di trattare la massima portata di 2300 m3/h. Sono state eseguite sia le opere civili per la realizzazione delle nuove vasche di sedimentazione, dei reattori biologici e i relativi locali tecnici sia le opere impiantistiche di natura elettromeccanica.
Il presente accordo quadro ha compreso diversi contratti applicativi che hanno sostanzialmente interessato il nuovo molo dell’aeroporto di Fiumicino che era in corso di esecuzione. Le lavorazioni sono state eterogenee ed hanno riguardato opere impiantistiche, elementi di arredo, carpenterie metalliche e opere civili in genere. Nell’ambito dei lavori sono stati inoltre progettati e realizzati interventi urgenti necessari alla messa in funzione del nuovo molo aeroportuale quali vetrate di separazione tra il flusso dei passeggeri in partenza / arrivo nonché l’applicazione di speciali pellicole adesive antiriflesso che sono state installate sulle vetrate esterne della struttura. Tutti i lavori sono stati svolti all’interno del sedime aeroportuale nel rispetto di specifiche prescrizioni di sicurezza e controllo.
Il progetto riguarda la realizzazione del sistema fognario “Maglianella V tronco” costituito da collettore/scolmatore-canale emissario/adduttrice, il cui tracciato si sviluppa nel Comune di Roma, nei territori del Municipio XVIII. Le opere sono finalizzate al completamento dello schema di raccolta e smaltimento delle acque reflue del bacino idrografico della Maglianella, e consentono inoltre l’eliminazione dello scarico non a norma censito sul territorio comunale ed individuato come F61. L’intervento in esame si inquadra nel più generale progetto di eliminazione dello stato di degrado ambientale in cui versa il territorio del bacino idrografico considerato, in parte dovuto alla presenza di scarichi fognari non a norma immessi a cielo aperto nei fossi, a sua volta inserito nel più vasto programma di risanamento igienico-sanitario dell’intero territorio comunale. L’intervento in progetto rientra tra quelli previsti nell’ambito della programmazione triennale di ACEA ATO 2 SpA. Il tracciato della condotta, prevedeva la posa in opera di tubazioni in cls DN 2600 int., sia con il tradizionale scavo a cielo aperto, con protezione dello scavo previa infissione e successivo sfilaggio di palancolato metallico e sia con l’utilizzo della tecnologia NO-DIG tramite perforazione controllata in microtunneling. Tale scelta dovuta principalmente all’interferenza di importanti reti viarie come il G.R.A. e Via Boccea, ha permesso l’esecuzione di gran parte dei lavori senza creare interruzioni di traffico e disagi. Nota tecnica di rilievo è stata l’esecuzione del tratto di spinta tra i manufatti M5 ed M6 senza l’utilizzo di stazioni intermedie per una lunghezza pari a 980,00 m circa. Non di minor importanza esecutiva, è stata la realizzazione della galleria su Via Boccea. Le lavorazioni sono state svolte all’interno di un manufatto interrato di ridotte dimensioni e ad una profondità dal piano stradale di circa 12,00 m. L’opera è stata eseguita con sistema tradizionale composto da centine e panconcelli in legno, successivo strato di spritz-beton e rifinita con vernice epossidica protettiva. La galleria funge da raccordo tra il collettore di nuova costruzione proveniente da Via Vinovo con il tratto di collettore esistente realizzato a metà degli anni ’80.
